Migliorare la propria scrittura – di Camilla Baresani

Non tutti ambiscono a scrivere meglio perché vogliono scalare le classifiche, così come non tutti vorrebbero saper cucinare bene per aprire un ristorante. Esistono forme di scrittura privata o pubblica – diari, memorie, lettere, post sui social, manifesti d’intenti, dissertazioni – che non richiedono un editore e tuttavia necessitano di stile, fantasia e capacità di coinvolgere.
Come diceva Thomas Mann, le persone cui risulta più difficile scrivere sono gli scrittori, e infatti i corsi di scrittura creativa servono a questo: a mettere i bastoni tra le ruote alla creatività irriflessiva, ai luoghi comuni inconsapevoli, agli sbocchi esantematico-sentimentali privi di stile, di ritmo, di struttura. «Scrivevo. Era molto divertente, all’inizio. Smise di esserlo quando scoprii la differenza tra scrivere bene e scrivere male. E poi feci una scoperta ancor più allarmante: la differenza tra un ottimo stile e la vera arte; è sottile ma feroce» ha constatato Truman Capote nella famosa prefazione a Musica per camaleonti. In realtà, anche chi manda una mail goffa o sconnessa può procurare un fastidio simile a quello di chi ti pianta il gomito nel piatto e risucchia la minestra. L’accuratezza dell’espressione scritta è l’obiettivo che anzitutto cerca di raggiungere chi partecipa a un corso di scrittura: diventare esigenti con le parole scritte come forma di moralità personale.
Saper scrivere serve anche a leggere, e viceversa. Quando curiosiamo tra i bouquet di frasi più sottolineate sul Kindle, ci sorprendono le banalità, i luoghi comuni, le tirate, i piagnistei che hanno avuto successo. Chi, scrivendo, impara a ragionare sulle parole una dopo l’altra, comincerà a leggere con sospetto crescente certe frasi che prima sembravano memorabili, e compirà passi fondamentali nell’evoluzione del proprio gusto di lettore.
Molti credono che il pensiero possa essere reso fedelmente con la scrittura, ma in realtà è la scrittura che lo crea e gli dà forma: i pensieri non scritti sono solo nuvolette passeggere. L’ambizione di migliorare la propria scrittura serve dunque a ragionare, a leggere, ad avere una vita sociale, a essere morali.